Stamattina mi son svegliato troppo presto, già stanco e col mannaggia in canna. Che fare? Una cosa sola mi è parsa possibile e giusta: caffettone yankee e tubo malvagio. Ed è stato così che mi sono presto imbattuto in questa piccola gemma, Against the Grain, un breve documentario (38 minuti) sui Masters of Reality, la band di Chris Goss, girato prima e durante il tour europeo del 2001, al quale parteciparono diversi nostri amici e conoscenti.
Goss lo conoscete no? È quel signore grosso, barbuto e dalla voce gentile che ha prodotto cosine come Blues for the Red Sun, Welcome to Sky Valley e …And the Circus Leaves Town dei Kyuss, Rated R e Era Vulgaris dei Queens of the Stone Age (curiosità per chi legge da mastodon: il Grande Caso che tutto vede e provvede ha voluto che #MastoRadio, l’hashtag del gruppo informale infognato di musica, prendesse il via con un pezzo di cui il nostro è coautore) e Bubblegum di Mark Lanegan. Mica pizza e fichi. Esatto. Quel suono pregno di deserto e marijuana cui è stata assegnata l’etichetta di «stoner rock» o, alternativamente, «desert rock», è dunque anche e soprattutto opera sua, checché ne dica egli stesso.
Come autore, cantante e chitarrista dei Masters of Reality, ci ha regalato una manciata di dischi (Masters of Reality, Sunrise on the Sufferbus – con Mr. Ginger Baker alla batteria – e Deep in the Hole) che possono essere annoverati tra i migliori di quella scena (pur essendone un po’ ai limiti, musicalmente parlando: meno Black Sabbath e più Cream, per intenderci), tra quelli che hanno passato coi voti più alti il test del tempo. «Per questo questo e quest’altro motivo», è giusto e doveroso soffiare via la polvere da questo mini-documentario e goderselo fino in fondo.
[chi non volesse guardarlo sul tubo malvagio, può scegliere una delle istanze invidious elencate qui – quella che funziona al momento – o scaricare la app NewPipe da F-droid]
L’ha ripubblicato su nic*.
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